La lettera Quf e il mese di Adar

lettera Quf

lettera Quf

Il mese di Adar, che è il mese in corso nel calendario ebraico, è governato dalla lettera Quf. La Quf con la sua forma allungata verso il basso ci sprona a trovare il coraggio di scendere in profondità nelle situazioni e ci insegna che anche se non capiamo perché dobbiamo passare attraverso eventi che ci sembrano negativi, siamo stati mandati in basso con un bagaglio che ci darà la forza di risalire verso l’alto.
Il percorso di ritorno verso l’alto in ebraico è chiamato teshuvà, il ritorno verso sè stessi, verso la radice della nostra anima. Dopo un lungo viaggio nell’oscurità, dove siamo stati lontani dalla spiritualità originaria, risaliamo. A volte la storia non riesce ad arrivarci direttamente al cuore perchè ci sembra molto lontana, ma ci sono momenti in cui la situazione contingente illumina una parte di noi e ci fa comprendere che la storia si ripete, sotto false spoglie, ma si ripete. E c’è sempre la possibilità di imparare qualcosa dagli esempi positivi che sono stati i protagonisti della Storia.
Oggi è il giorno in cui diversi secoli fa le sorti stabilite da un decreto per sterminare un popolo intero cambiarono.
Durante questo mese, ricorre Purim, festività in cui si ricorda la storia dell’eroina femminile Esther che salvò il popolo ebraico dall’annientamento deciso dal re di Persia Assuero nel V secolo a.C. La data della distruzione fu estratta a sorte, il giorno 13 di Adar, che corrisponde alla data di oggi, lunedì 9 marzo 2020. Esther chiese a tutto il suo popolo di digiunare insieme a lei per tre giorni in modo da iniziare quel processo di teshuvà, di ritorno alla spiritualità, necessario alla salvezza. Attraverso il digiuno si raggiunge il cambiamento interiore, perché favorisce una condizione spirituale tale da permetterci di capire dove stanno gli errori e come porvi rimedio.
Non si possono cambiare le sorti collettive senza prima cambiare qualcosa dentro sé stessi. Esther infatti non aveva pensato di utilizzare il suo ruolo di moglie di Assuero per salvare le sorti del suo popolo. Solo su richiesta di Mordechai suo zio, capo spirituale e condottiero, e solo dopo aver digiunato insieme a tutto il popolo trovò il coraggio di intercedere. Esther rappresenta quindi la forza e la capacità di trasformare le forze negative attraverso un drastico cambiamento individuale. Esther capì che doveva vincere le sue insicurezze, e lo fece attraverso la preghiera, in ebraico tefillà, che significa legarsi a D-o. In questo modo trovò la forza di agire e di parlare ad Assuero, risollevò gli animi del suo popolo afflitto, e comunicò il senso di fiducia necessario in quel momento difficile. Quello che consente alla preghiera di essere sincera e dunque più facilmente ascoltata da D-o è il nostro reale e sincero desiderio di cambiare. Così Esther vinse la sua tendenza a restare nascosta all’ombra delle sue comodità conferite dal suo ruolo, (il nome Ether significa, nascosto), decise di agire e rivelando a tutti la sua vera identità salvò la sua gente dallo sterminio.
Tutti noi stiamo vivendo un momento di grande difficoltà e pericolo per cui è necessario agire per il bene se vogliamo che cambino le sorti di questa situazione e soprattutto cerchiamo di riflettere su questo: come vogliamo vivere dopo, quando tutto questo sarà finito? Tutti desideriamo tornare al più presto alla normalità, alle nostre abitudini, al mondo che conosciamo. Ora abbiamo invece l’occasione di andare in profondità e chiederci davvero chi vogliamo essere e come vogliamo vivere e lentamente… risalire.

Lettera Ghimel

Regina del pianeta Marte ci sproni a trovare il nostro cammino “Vai per te!” è il tuo imperativo

Secondo il Sefer Yetzirà, il Libro della Formazione, la lettera Ghimel è una delle sette lettere doppie e tra le sue corrispondenze c’è il pianeta Marte, oltre all’orecchio destro, gli opposti ricchezza/povertà e il giorno lunedì. La forma della Ghimel ricorda quella di un uomo che corre col piede steso in avanti, quindi qui è la sede della volontà di crescita, è la sede del progresso, che ci porta verso il superamento dei limiti, l’andare oltre. Il suggerimento ad andare si riferisce ad andare verso il prossimo, ad aiutare chi ha bisogno ma anche verso un moto interiore che ci porta verso la parte più vera di noi stessi.

L’energia di questa lettera ci sprona a crescere, a metterci in cammino verso noi stessi, ad abbandonare le vecchie convinzioni e i condizionamenti che ci hanno impedito di essere quello che siamo veramente. Insegna a uscire dal falso Sè, cioè dalle identificazioni precedenti, a mettersi in gioco, per andare a conoscere la nostra parte più nascosta. La Ghimel sprona all’azione, a non restare fermi dove si è perchè solo così, anche se è difficile affrontare l’ignoto, si può progredire e crescere, con la fiducia che qualcosa di superiore ci guiderà.

Lettera Bet

Primo atto creativo del mondo porti alle creature la libertà di scelta, lasci che siano loro a decidere

Be-reshit, In prinicipio, così inizia la Genesi. La Creazione del mondo ha inizio con la lettera Bet. L’inizio del principio creativo è stata una libera scelta di D-o mentre era in contemplazione del vuoto. La forma della Bet è chiusa su tre lati ma lascia un lato aperto, quello sinistro, il lato da dove provengono le forze negative. Questo dà la possibilità al male di esistere e quindi all’uomo la libertà di scegliere tra ciò che è bene e ciò che è male. Quando incontriamo questa lettera significa che dobbiamo confrontarci con i nostri dogmi, dobbiamo metterci di fronte ai conflitti interni cercando di fare dialogare gli opposti, è un invito a sviluppare la nostra facoltà della sapienza. Significa affrontare le nostre rigidità per integrare la parte di male contenuta nel bene e viceversa. Questa lettera viene a dirci che abbiamo la facoltà di scegliere, che non siamo schiavi dei condizionamenti, che siano stati imposti dai noi stessi o dagli altri, ma possiamo decidere in totale libertà cosa sia meglio per noi. Questo è il primo atto creativo e anche noi ne siamo capaci.

(cit. da I segni della Creazione)

Lettera Shin

Madre del Cielo

Sei il Fuoco Sacro che brucia le scorie della materia per trasformarle in scintille di santità

La lettera Shin è una delle tre lettere madri con cui, secondo il Sefer Yezirà, è stato creato il cielo e a cui corrisponde l’elemento fuoco. La parola cielo in ebraico inizia con la Shin e si dice shamaim, che si può leggere she-maim, cioè dall’acqua, infatti nel racconto della Genesi il cielo fu creato separando le acque inferiori dalle acque superiori, entrambi simboli di conoscenza. Il cielo rappresenta la conoscenza superiore delle cose divine.

La Shin è la lettera che più di tutte invita al cambiamento e alla trasformazione. Il cambiamento è la capacità di abbandonare i vecchi schemi dominati dal pensiero  basato sulle esperienze del passato. La trasformazione è una sorta di processo alchemico che inizia con una purificazione delle scorie e degli elementi inquinanti, come il fuoco brucia e purifica dalle impurità, anche la nostra spiritualità viene elevata dal fuoco della Shin e i suoi strumenti principali sono il canto, la contemplazione del silenzio, la meditazione, l’uso di aromi e incensi che favoriscono l’elevazione spirituale, la preghiera.

cit da “I segni della creazione” di Raffaella Procaccia

Lettera Mem

Madre della Terra sei sempre pronta ad accogliere la vita

La lettera Mem è una delle tre lettere madri a cui, nel Sefer Yezirà, è associato l’elemento acqua. Con la lettera Mem inizia la parola Maim, acqua, e con la Mem finisce la parola Em, madre. Acqua, Madre, Terra, la Mem rappresenta la capacità materna per eccellenza, e a livello più generale, la capacità creativa della natura e di tutte le creature.

La Mem, essendo simbolicamente posizionata nel bacino, come il secondo Chackra, il centro energetico sacrale, fornisce il senso del Sé, ripara la scarsa autostima ponendoci di fronte a noi stessi con le domande, chi sono? cosa voglio?, sviluppando l’amore e la fiducia incondizionate.

Per poter essere ciò che veramente siamo dobbiamo esprimere le emozioni che rivelano la nostra speciale creatività. E’ importare dare modo di esprimere l’energia creativa che tratteniamo dentro di noi, che scorre nelle nostre sorgenti nascoste sotto la superficie.

Lettera Alef

Ti libri in alto leggera come l’aria

tuo elemento naturale […]

Secondo il Sefer Yetzirà, il libro della Formazione, alla lettera Alef è associato l’elemento aria poichè è con questa lettera che ha D-o ha formato l’aria nel mondo. La Alef è una delle tre lettere Madri, insieme alla Mem e alla Shin. Ad esse sono associati i tre elementi, rispettivamente Aria, Acqua e Fuoco.

La Alef perciò assume diverse caratteristiche proprie dell’aria, quali la leggerezza, il movimento sottile e la tensione verso l’alto.

Quando si incontra questa lettera l’invito è a entrare in connessione con la spiritualità più elevata, a entrare in contatto, tramite il respiro, con i livelli superiori della propria anima, con la conoscenza illuminata.

Quando arriva questa lettera dovremmo fare attenzione a ciò che ci dice il cuore capace di pacificare i conflitti in atto tra ciò che siamo o vogliamo e ciò che la mente ci impone. La alef insegna che i tre stati dell’anima, istinto, sentimento e ragione devono stare in equilibrio per poter accedere alla conoscenza superiore.

cit. da “I segni della Creazione” di Raffaella Procaccia

Presentazione progetto editoriale Bookcitymilano2019

Domenica 17 novembre 2019 sarò presente a @bookcity2019 per spiegare il mio progetto artistico-editoriale sulle lettere ebraiche presso la @fornacecurti.

Ho iniziato a dipingere  avendo come soggetto le lettere ebraiche. Abbinando la mia capacità artistica di illustrare le lettere ebraiche allo studio cabalistico del loro significato, sono stata ispirata a dipingere 22 carte che riportano la lettera sul fronte e una evocazione poetica sul retro. Ogni singola frase dell’evocazione non è di comprensione immediata e porta con sè un messaggio di guarigione destinato a ciascuno di noi. E’ nato quindi un progetto editoriale dal titolo #I segni della creazione. Percorso per creare una nuova realtà personale attraverso l’energia delle 22 lettere ebraiche, basato sulle 22 carte illustrate con le lettere ebraiche accompagnate da un libro che spiega in maniera approfondita il messaggio di ciascuna lettera. Questo libro è uno strumento per lo sviluppo e la crescita personale attraverso l’energia delle lettere ebraiche. Il progetto è stato ispirato dal libro “Le lettere del cielo” di Yarona Pinchas, studiosa e scrittrice di mistica ebraica con cui studio Cabala da circa due anni. Le lettere ebraiche hanno un enorme potere creativo poichè sono i mattoni con  cui è stato creato il mondo.

Il processo di creazione del mondo è sempre in evoluzione, è una creazione continua, che non finisce mai.  Anche solo attraverso l’osservazione della forma grafica delle lettere si può percepirne l’enorme potenziale energetico. Con le lettere si può giocare per creare nuove forme di realtà personale, per risvegliare la propria creatività, per guarire l’anima da situazioni difficili, per scoprire la propria missione nella vita.

Durante questa presentazione illustrerò come utilizzare il potenziale energetico e creativo delle 22 lettere dell’alfabeto ebraico.

Trovate tutte le info nella locandina allegata. Sarà una bella occasione per conoscerci.

Vi aspetto! Raffaella

le lettere ebraiche

La parola lettera in ebraico si dice ot, che significa segno. Le  lettere sono i segni con cui è stato creato il mondo. L’alfabeto ebraico è costituito da ventidue lettere.  Ogni lettera possiede un nome, una forma e un numero. Ogni lettera ha un nome che si riferisce alla sua funzione. Ad esempio la lettera Bet, significa “casa”. La funzione della Bet è quella di essere un recipiente che accoglie come una casa. L’uomo e le lettere sono stati creati attraverso la stessa energia, perciò le lettere sono i vettori attraverso i quali la luce e l’energia divina agiscono sulla consapevolezza umana. Per questo le lettere hanno un andamento energetico che possiamo ritrovare e riconoscere dentro ciascuno di noi. La Alef è la prima di questi canali a cui seguono e si dispiegano tutte le altre lettere. Ogni lettera porta in sè l’impronta creatrice e lascia un’impronta sulla realtà creata: ot, lettera, significa segno, or, luce, è l’anima della lettera e ne trasmette l’energia. Le lettere sono i modelli della creazione e ne formano il suo stampo. Si uniscono una con l’altra per formare parole tramite la loro composizione e combinazione. Dal pensiero divino le lettere si sono combinate in parole dando luogo alle prime forme create. Ognuno di noi può costruirsi una personalità diversa, più adatta a servire l’anima attraverso l’energia dell’alfabeto ebraico, contribuendo all’opera di auto-perfezionamento dell’uomo.